Se la domanda turistica è in costante fibrillazione, anche la nostra offerta deve esserlo, ma continuando a far leva sugli storici fattori vincenti del turismo veneto: da una parte l’intraprendenza, la lungimiranza, il coraggio e l’umanità degli operatori, veri artefici del successo di questa che è la prima industria regionale; dall’altra la varietà e la ricchezza di proposte del territorio veneto che, non lo evidenziamo mai abbastanza, ha l’invidiabile prerogativa della sicurezza che molti competitor non hanno.
È questo, in sintesi, il messaggio che il presidente della Regione, Luca Zaia, ha rivolto alla numerosa platea dei partecipanti all’incontro di presentazione delle linee guida del Piano Strategico del Turismo Veneto (PSTV), tenutosi il 24 ottobre al Terminal Passeggeri della Stazione Marittima di Venezia.
Il documento, ormai da mesi in fase di redazione attraverso un innovativo e originale percorso partecipativo, al quale ha collaborato fattivamente anche UNII nei vari incontri di tavolo, dovrà ora essere adottato dalla Giunta regionale e quindi posto all’attenzione del Consiglio per la successiva approvazione.
“Questa industria funziona perché abbiamo operatori eccezionali – ha sottolineato Zaia – che hanno saputo valorizzare quello che un tempo era tutt’altro che un’eccellenza. Loro hanno fatto conoscere e amare il Veneto quando internet non esisteva, facendo sentire i turisti dei gran signori nelle nostre località, loro hanno capito che non bastava vendere una camera d’albergo ma il territorio e i suoi prodotti. Perché non si fa turismo dove si mangia e si beve male e noi da sempre abbiamo molto da offrire in questo senso.
Oggi abbiamo 350 prodotti tipici, frutto di un lavoro artigianale, 52 vini a DOCG, DOC e IGT, e se parliamo di Prosecco, produciamo 540 milioni di bottiglie che sono altrettanti biglietti da visita della nostra terra”.
“Non dobbiamo rincorrere le offerte più scadenti delle nostre – ha affermato Zaia –, dobbiamo continuare a puntare sulla qualità, sull’opportunità unica di passare in poco più di due ore di auto dalle Dolomiti all’Adriatico, dalla Marmolada al Delta del Po, con quello straordinario patrimonio che c’è nel mezzo, e per di più garantendo vacanze e soggiorni in totale sicurezza.
Un’offerta SI-CURA, persino giocando sulla parola, non un turismo per vecchi ma un turismo per tutti, perché possiamo mettere a disposizione degli ospiti una delle migliori sanità del mondo, con 68 ospedali, per la quale spendiamo 9 miliardi e 360 milioni all’anno, erogando oltre 80 milioni di prestazioni”.
Tornando al PSTV, cosa sia e quali finalità si ponga, lo ha spiegato l’assessore al turismo, Federico Caner, nel suo intervento di apertura dei lavori: “A oltre cinque anni dall’approvazione della legge regionale sul turismo, con la costituzione e il riconoscimento di 16 Organizzazioni di Gestione della Destinazione, 13 Consorzi di imprese turistiche, 76 uffici di informazione turistica – ha detto l’assessore – è arrivato il momento per il sistema turistico veneto di dotarsi di una programmazione ad ampio respiro, ma con obiettivi concreti e misurabili, prospettando obbiettivi reali, ottimizzando energie e risorse finanziarie, al fine di assicurare una migliore esperienza al visitatore e maggiori benefici per imprese e territorio”.
Accoglienza diffusa, prevedendo una specifica ‘Carta dei Servizi’, che faccia emergere il valore del turismo come quello di un bene di comunità.